1. |
Sempre
03:55
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Fanciulla ha un dito sulla pancia,
Bimbo nel fosso che fuma,
Vecchio la falce che scende,
Il cane annusa la luna.
Uomo ha un cappello di foglie,
La bimba lecca i lamponi,
Nonna ha bollito la malva,
Incendio di suoni.
Donna scintilla negli occhi,
Non ha vicino nessuno,
Nonno aggiusta la pipa,
Nipote ascolta la fiaba del fumo.
Ha il cielo sul naso
E il vento nei pantaloni,
Bimba schiaccia un po' l'aglio,
Tempesta di suoni.
Come attimi scaldati
Dal fiato delle stelle.
Solo lividi nel canto della tua pelle.
Quelle giovani comete
Disegnate sulle mani.
Chissa' come ti chiamavi.
Donna voglia sulla guancia,
Bimba avvolta di piume,
Babbo tocca la canna,
Il figlio ascolta la fiaba del fiume.
Fanciulla ha un gufo di paglia
E mescola pozioni,
Bimbo scaglia sasso nell'acqua,
Diluvio di suoni.
Come attimi scaldati
Dal fiato delle stelle.
Solo lividi nel canto della tua pelle.
Quelle giovani comete disegnate sulle mani.
Chissa' quanto lo amavi.
Chissa' cosa ti aspettavi.
Come attimi scaldati dal fiato delle stelle.
Sono lividi nel canto della tua pelle.
Quelle giovani comete disegnate sulle mani.
Chissa' come ti chiamavi.
Ogni individuo che vedi,
Sta combattendo una battaglia,
Di cui non sai niente.
Sii gentile, sempre.
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2. |
Ai Ssùma Tùrna
03:31
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Si suona con gli occhi chiusi, si sogna con le orecchie aperte, che il futuro sia degli illusi e mai più di chi trucca le carte
Che il buon Dio ce la mandi buona, avendola avuta talvolta cattiva, la vita ha un suono perfetto solo se tieni da conto l'archetto
Ma che vento c'è qui, sa di fine del mondo,
Ti scuote la testa e t'impasta i pensieri col mare profondo… E questo pane gonfio di nuvole, che se lo spezzi è tempesta, ma se lo dividi con gli altri diventa un giorno di festa
Chi nomina chiama, fa tornare indietro l'amore, il motore si inceppa, tossisce, ecco si muove, adesso si va
Chi nomina ama, fa la fila al banco dei sogni, ricama una stella rossa su tutti i cappelli che ha
Ma che vento c'è qui, sa di fine del mondo, ti scuote le testa e t'impasta i pensieri col mare profondo
E questo pane gonfio di nuvole, che se lo spezzi è tempesta, ma se lo dividi con gli altri diventa un giorno di festa
Ai ssùma tùrna me amìs... Andùma ansséma a cantè j’euv … Ai ssùma tùrna me amìs andùma ansséma a cantè j’euv, cantè j’euv cantè j’euv
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3. |
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Si dans toutes les larmes il ya un poème, dans chaque sourire, il y aura une révolution
Ti hanno detto che i poeti sanno leggere la luce, hanno sillabe al posto degli occhi
Ti hanno detto che i poeti dipingono al buio e le scintille sulla punta delle dita
I poeti sognano la vita, uccidono la morte, tengono le finestre aperte, chiuse le porte... I poeti!
Ti hanno detto che i poeti hanno una virgola al posto del cuore
Per sentirsi vivi inseguono l'amore in un bosco di punti interrogativi.. I poeti!
Ti hanno che i poeti resistono alla storia, alle bugie, alla mediocrità, ma nessuno mai ti dirà che a renderli immortali è qualcosa di triste: la poesia... non esiste!
Ti hanno detto che poeti non amano gli specchi: L'essenziale è invisibile agli sciocchi.
Ti hanno detto che i poeti bruciano in silenzio... E guai se li tocchi.
Ti hanno detto che i poeti nascondono al mondo evidenti tracce di felicità, ma in fondo nessuno mai ti dirà… La verità!
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4. |
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La lingua a penzoloni del cane che incalza il sole. Il sapore del pane, le briciole d'albero del falegname. Il tramonto quando si fa rosa, il verso del mosto del vino che riposa, il ritmo scomposto e vivo del tuo battito di ciglia... La luce del mondo quando si risveglia, la luce del mondo quando si risveglia.
E la lettera pensata mentre il treno fischia, la mischia attorno ad un pallone ovale, l'emozione che sale sul viso, la tua mossa vitale.
Quella tentata nel solco degli anni vissuti, riuscita nel tempo in cui li hai seminati, che passa di fede in fede da nonna a madre, fino alla figlia... La luce del mondo quando si risveglia, la luce del mondo quando si risveglia.
Il tic tac del respiro del sogno, il segno lasciato sulla corteccia, la faccia rinata nella carezza dell'acqua liberata.
La brezza d'aprile, le stelle cadute nel cuore di un cortile, la pelle brucia di baci, mi piaci amore mio vento che scompiglia... La luce del mondo quando si risveglia, la luce del mondo quando ci assomiglia, quando ci assomiglia.
La voglia di futuro, il gioco dei bimbi, la vita che si ingegna. La follia di calarsi nel vuoto, la vita che ci insegna... la meraviglia..
È la luce del mondo quando si risveglia, la luce del mondo quando ci... Risveglia.
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5. |
Cuore femmina
03:25
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Cuore femmina, battito di ciglia, pelo di stella sul viso. Come riassunto del mondo, miele sul sorriso.
Cuore femmina, fremito d’ali, piuma di scintilla. Di quel Dio delle periferie sei la pupilla
Cuore femmina.. generoso come il mare
Niente da chiedere, da rifiutare. L’ombra della tua onda, onda dell’ombra del cuore...
È viaggio, avvenire, traccia d’amore
Cuore femmina, dipingi leviga, è tempo d’acqua di luna. Come d’agosto le mani, filo di sole nella cruna.
Cuore femmina, fiume di pietra, fuoco di menta e brace. Di quella maga della mie fantasie, sei lingua di luce
Cuore femmina, impetuoso come il cielo
Tutto da perdere o da sognare L’ombra di nuvola, nuvola d’onda del cuore...
Pagina, libro, segno d’amore
Cuore femmina generoso come il mare. Niente da prendere, né da rubare. L’ombra della tua onda, onda dell’ombra del cuore... È viaggio, avvenire, traccia d’amore
Cuore femmina, sanguina e semina, convinci ogni indeciso, di quel Dio delle periferie sei il paradiso
Cuore femmina, battito di ciglia, pelo di stella sul viso. Miele, il riassunto del mondo... polline sul sorriso.
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6. |
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Il ragazzo che cantava il carnevale
Ha l’inverno in testa e un’estate nel cuore, un biglietto nella tasca e una mitraglia di parole
Lui.. Tiene le sue carte ben nascoste, aspetta il suo turno, attende la mano.
Nel suo oceano ci sono falene.
Nei suoi cieli balene
E nello sguardo regine di fiori che si spezzano quando le sfiori…
Il ragazzo che cantava il carnevale, quel ragazzo che cantava il carnevale
Il ragazzo che cantava il carnevale
Ha una chitarra che vola e una canzone in gola…
Si volta ancora una volta, canta per chi lo ascolta
Lui ha un nodo da sciogliere tra dita lo fa girare, ne ha un altro impigliato tra i sogni da non dimenticare, ma poi gli ridono gli occhi, quando ci invita a ballare
E nello sguardo regine di fiori, che si spezzano quando le sfiori…
Il ragazzo che cantava il carnevale, quel ragazzo che cantava
Nello sguardo regine di fiori, che si spezzano quando le sfiori…
Il ragazzo che cantava il carnevale, quel ragazzo che cantava il carnevale
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7. |
Chiedilo alle nuvole
03:11
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Chiedilo alle nuvole, come sarà domani, che ne sarà di noi, di queste nostre mani.
Chiedilo alle nuvole del mai, del se, del poi, se ci sarà un domani, che ne sarà di noi.
Cercale nel precipizio del bianco schiuma d’onda nell’oceano del cielo, cercale nel precipizio le comete ribelli impigliate nel pensiero.
Chiedilo alle nuvole, se andremo veloci, quanti fiumi esploderanno, quanti amanti in fiore.
Chiedilo alle nuvole in questo scivolare nel bianco schiuma d’onda d’amore e d’ombra.
Cercala nel candore la prossima carezza, guardala con quegli occhi Cercala nel candore la prossima carezza, guardala con quegli occhi sospesi nel limbo, che sanno dare il nome alle forme inaudite, cercala nel candore con animo di bimbo.
Chiedilo alle nuvole di piangere lettere per le nostre nuove parole.
Chiedilo alle nuvole di ridere d’amore quando si mettono tra noi e il sole.
Chiedilo alle nuvole, come sarà domani, che ne sarà di noi, di queste nostre mani.
Chiedilo alle nuvole i mai, i se, i poi... Chiedi alle nuvole che ne sarà di noi.
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8. |
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Ci sono tutte le memorie scritte del mondo nelle tue carezze e quando qualcuno lo scoprirà vorranno legarti le mani, verranno negarti il domani, domani si partirà
Eh, sì poi col tramonto le case diventano rosa ed ogni sposa il velo toglierà, per farsi guardare negli occhi, per farti tremare negli occhi, un po’ di luce e un po’ di pietà
Ci sono tutte le memorie scritte del mondo tra le tue ciglia, ma la famiglia non capirà vorranno rapire i tuoi sguardi, verranno a incendiare i tuoi sguardi, un’occhiata distratta li fermerà
Lo vedi che ho un piede nel ritardo e l’altro nella fretta... Aspettami arrivo così poi si va
Così poi si va....
Ci sono tutte le memorie scritte del mondo nella tua bocca e quando il potere lo saprà vorranno imbrogliare i tuoi baci, verranno a violare i tuoi baci, la nostra risata li seppellirà
A volte le mani ricordano quel che la testa dimentica.. Sulla punta delle dita la verità
Ci sono tutte le memorie scritte del mondo, tutte le memorie scritte del mondo
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9. |
Ciâpapùve
03:29
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En râg ed ssu cu sscuâta la pùve e ant’la pùve èl lisstòrie smentiâie (èd i’ultim, èd ssénsa nént)
Na sstéila, èn giò, èn toch èd cârta ssciancâ
‘Ss et bète ansséma i puntéin ed vùghe bén la vita cmè c’lé
Ant’i libe de sstòria u’m sà tant, u ‘ss pârla del grand impréise, èd i’òme ampurtànt
Na sséira, an gir, ant’i occ cu grâta quand ca mé svig, èn dè, ant’in dì, anss l’avlì del mè vestì
U i-è n’eroe, n’arcatòn, ch’u còi la pùve pér pòi ssmeiné ant i ssogn del masnâ, u ‘ss ciâma Ciâpapùve
Ant’la pùve d’la memòria u i-è la vita èd ticc i dè cula cunservâia da u témp da la gént, cmè mè, cmè tè
Èl ciâr anfesstò ch’u sbarlisa d’or, la nòsstra furtèina-na, èl nòsster tesòr (Cumpâgn e fradé)
Cutè cu tâia la gùla a la léin-na e a-i ssagrèin èl vént ch’u ’ss bèta sè cmé èl càn ch’u sspéta èl fuèin
U i-è n’eroe, n’arcatòn, ch’u còi la pùve pér pòi ssmeiné ant’i ssogn del masnâ, u ‘ss ciâma Ciâpapùve
Ant’la pùve d’la memòria u i-è la vita èd ticc i dè cula cunservâia da u témp da la gént, cmè mè, cmè tè... Cmè tè, cmè mè
Ant’la pùve d’la memòria u i-è la vita èd ticc i dè cula cunservâia da u témp da la gént, cmè mè, cmè tè Ciâpapùve!
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10. |
Reinna
02:55
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Lei restava ferma lì, sulla sponda di quel fiume, grandi occhi immobili, vestita di cielo e di piume... Lui la vide e si stupì, fango, graffi, riccioli, sulla pelle brividi, la vide e si stupì… E poi la voce via nel vento, si diffuse tra la gente, dell'ignoto figlio è lo spavento, ti ammala di dubbi e di niente… Quella masca del diavolo è l'amante, gelo, tempesta, malattia, sembra un angelo ma mente, che se ne vada via... È una regina che si è persa disse la bambina cieca, ai vostri sguardi forse è diversa, come viaggio di cometa, come una bambina cieca.. Luce bianca della stella io ricamo la tua storia. Luce perla del sole sorella, sull'abito della memoria, sull'abito della memoria
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11. |
Annusiamo le parole
02:59
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Non diremo più certe parole le paure sono stolte, vili, incanto come l’anima che secca e muore, mi ricordo ancora la pianura che non ci sembrava vera, aveva il sangue color nebbia, gambe lente nella sabbia, erba medica, la rabbia...
Qui le storie puzzano di terra, umida e fangosa, ma chi osa dire adesso basta, te lo togli dalla testa quel tuo sogno timido e insensato, incenso di lavanda e la banda che non suona più la folle, folle danza al ballo dei serpenti
Annusiamo le parole, annusiamo le parole, annusiamo le parole prima di affondare i denti
Gran raccolto è la nostra vita e queste dita che si tendono sorelle crescono gemelle come la vite, poi l’amore è fatuo, fragile, immorale, impoverito,
andato, ma tu rimani lieve a bocca spalancata il seme ingenuo della tua risata... Annusiamo le parole!
Qui i cordoni ombelicali son recisi con la falce della luna e quella piuma un po’ setosa sulla lingua è morbida poesia, stai masticando un’eresia ad occhi stretti lacrima tracima e inonda il labbro asciutto dei perdenti.. Annusiamo le parole, annusiamo le parole, annusiamo le parole prima di affondare i denti
Non diremo più certe parole le paure sono stolte, vili, incanto come l’anima che secca... anche quando piove
Annusiamo le parole
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12. |
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Qui il tempo ha lasciato il segno, le rughe sulle colline, la polvere negli occhi dei vecchi, una melodia sempre più lontana
Il segno della luna sull’altalena, quello degli innamorati sulla corteccia, i segni furibondi di una sfida quotidiana.. alle intemperie
Qui il tempo ha scritto musica sui fili dell’alta tensione, ha lasciato scivolare la memoria dalle mani, le eliche al posto delle ali.
Segni di luci al petrolio, di profumi prima dimenticati, poi perduti, di fiori recisi masticati coi denti da latte
Lascia il tuo segno sognautore, che sia di chitarra, di scalpello o di tamburo, regala il tuo sogno al passato futuro
Eccolo il tuo segno Omero cantastorie, di acqua che scorre veloce, ma senza fretta, di voci che hai chiamato suoni, di suoni che hanno sfiorato quelle croci
Segno di favole, tavole imbandite, farfalle, pesci così pieni di spine… Di rose, di fiume, di confine
«Que ra memòria à scricc listòrji fòli | i sògn dra gèint, di can, ‘r baurè, ‘r paròli | ‘m j’ àn dicc i viv, pre i mòrt, prima ‘d scumpari | stòrji du sù, dra len-na, dusa e amari | Stòrji di pes, ‘d j’ uzé, di car, der piòti | ‘d bestemji e paternòster dicc quant vòti | listòrji d’ in paìz, der gran, dra mèila | listòrji ‘d Tani e Bèrb, dl’ èrba, dra stèjla»
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Yo Yo Mundi Acqui Terme, Italy
Founded in late 1988, Yo Yo Mundi are considered Italian rock-folk pioneers, one of the most important bands in the early ‘90s indie-rock wave of the country. Based amidst Monferrato hills, North-West Italy, the band has recorded more than 16 albums, played hundreds of concerts through Italy, Europe, the UK, Ireland. The Guardian newspaper called them: “The Clash with accordion”. ... more
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